Le Galápagos, per esempio. Ma anche il Canaima National Park, in Venezuela, o le Hawaii: sono 78 in totale, secondo uno studio pubblicato su Science i luoghi più preziosi del mondo in base al criterio della biodiversità.
La ricerca ha calcolato “la non sostituibilità delle aree protette del mondo” – individuando, di fatto, quali sono i luoghi della Terra la cui scomparsa porterebbe sull’orlo dell’estinzione centinaia di specie animali.
L’analisi ha proporzioni ciclopiche: i ricercatori hanno esaminato i dati di 173.000 aree protette, incrociandole con informazioni sullo stato di conservazione di 21.500 specie di uccelli, anfibi e mammiferi. Il risultato abbraccia 34 Paesi e 78 siti diversi, metà dei quali sono già patrimonio mondiale dell’umanità secondo l’Unesco.
LUOGHI IN PERICOLO. Il problema è legato all’altra metà, nella quale rientrano luoghi incredibili come lo Udzungwa Mountains National Park, in Tanzania, o la Sierra Nevada de Santa Marta, in Colombia. Aree che, se riconosciute come insostituibili, potrebbero godere di quelle tutele e attenzioni necessarie a preservarle.