Il 6 febbraio la base argentina di Esperanza ha registrato una temperatura record per l'Antartide, la più alta dal 1961: +18,3 °C. Secondo la World Meteorological Organization (WMO) la penisola antartica, situata di fronte alle coste del Sud America, è uno dei luoghi che più risente del cambiamento climatico: il record assoluto di temperatura è stato toccato nel gennaio 1982, con i 19,8 °C registrati a Signy Island, ma negli ultimi cinquant'anni la temperatura media della regione è aumentata di quasi 3 °C.
«In Antartide, solo cinque anni dopo l'ultimo record», afferma James Renwick, climatologo alla Victoria University of Wellington (Nuova Zelanda), facendo riferimento ai +17,5° registrati nel marzo del 2015, «dobbiamo registrare un aumento di quasi un grado centigrado rispetto a quelle rilevazioni, a dimostrazione del fatto che qui la temperatura cresce a una velocità maggiore rispetto al resto del mondo.»
Le cause. Le alte temperature registrate nella regione antartica sarebbero coincise con l'arrivo di forti venti nord-occidentali provenienti dalle montagne, che negli ultimi anni hanno caratterizzato il clima della zona di Esperanza. Il rapido aumento delle temperature riscontrato nella penisola antartica sarebbe dovuto quindi a una combinazione di variabilità naturale e riscaldamento globale, causato dall'innalzamento dei livelli di gas serra in atmosfera.
«La temperatura è stata registrata in una sola stazione di monitoraggio», afferma Steve Rintoul, oceanografo e glaciologo della Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation (CSIRO), «tuttavia è coerente con ciò che sta accadendo in altri luoghi del mondo: rappresenta un'ulteriore dimostrazione che, a mano a mano che il pianeta si scalda, aumentano i record di alte temperature, e diminuiscono quelli di basse temperature». Il giorno più freddo mai registrato in Antartide (e nel mondo intero) fu nell'agosto del 2010, quando il termometro segnò -93,2 °C.