Nella lotta al riscaldamento globale gli alberi sono uno dei nostri alleati, e proteggerli è fondamentale per una lunga serie di motivi - tra i quali il fatto che i loro processi metabolici catturano la CO2 atmosferica e la convertono in una forma inerte e non inquinante. Il problema è che lo fanno molto lentamente: un albero richiede anni se non decenni per diventare adulto e raggiungere, per così dire, la massima efficienza.
Alternative. Ecco perché c'è chi sta cercando soluzioni alternative: per esempio Living Carbon, un'azienda americana di biotecnologie che sostiene, in uno studio pubblicato su bioRxiv (e quindi non sottoposto a peer review, come tutti gli studi pubblicati su quell'archivio), di avere creato dei pioppi che crescono una volta e mezza più rapidamente di quelli naturali, e possono quindi assorbire anidride carbonica altrettanto velocemente.
I pioppi geneticamente modificati funzionano grazie a geni che rendono il processo di fotosintesi più efficiente. Vale qui la pena spiegare che i pioppi, come molte altre piante, hanno un problema di sprechi: la loro fotosintesi produce non solo nutrienti, ma anche una sostanza di scarto che deve poi venire espulsa tramite un processo chiamato fotorespirazione - che richiede energia che potrebbe essere impiegata altrove.
Il "trucco". I pioppi di Living Carbon sono stati modificati con geni di alghe verdi, che riducono la fotorespirazione, rendono la fotosintesi più efficiente e permettono alla pianta non di eliminare i suoi sottoprodotti tossici, ma piuttosto di convertirli in sostanze nutrienti. I pioppi modificati in questo modo sono cresciuti, nel giro di quattro mesi, del 53% in più rispetto agli alberi di controllo (quelli "normali", usati come paragone).
Il problema, evidenziato da molti scienziati e ammesso dalla stessa Living Carbon, è che l'efficienza dei pioppi modificati è stata testata solo in ambiente di laboratorio, quindi protetto e controllato. Non c'è alcuna garanzia che in natura quegli stessi alberi otterranno gli stessi risultati, né possiamo prevedere quale sarà la loro resistenza agli agenti atmosferici, o come se la cavano in periodi di carenza d'acqua o di caldo estremo.
La competizione. Per non parlare della concorrenza: gli alberi in natura sono in costante competizione per l'accesso alla luce solare, e non sappiamo come reagiranno i pioppi "a crescita rapida" a questa ulteriore pressione. Lo scopriremo presto, comunque: Living Carbon ha piantato i primi esemplari selvatici in un campo in Oregon, e spera di poter comunicare i primi risultati positivi già entro quest'estate.