È l’attrazione gravitazionale dalla Luna (e in parte del Sole) nei confronti della Terra che provoca le maree. Questa attrazione è maggiore sulla parte del globo più vicina alla Luna: così qui viene richiamata acqua dalle altre parti (onda di marea). La presenza delle terre emerse influisce molto sul comportamento di quest’onda che si sposta da una parte all’altra del globo.
Questione di spazio. Quando l’onda di marea giunge in prossimità della costa trova una minore quantità d’acqua, e la sua energia viene convogliata a generare un’onda più alta. Se poi c’è un’ insenatura, l’onda, procedendo verso zone sempre più strette, aumenta ulteriormente in altezza. Così al largo degli oceani la marea è di circa 1 metro, ma lungo le coste può arrivare a 14 metri, come a Mont Saint Michel (Francia nord-occidentale), o superare addirittura i 19, come nella baia di Fundy (Canada orientale). Al contrario, nei mari chiusi o collegati agli oceani soltanto da stretti passaggi, le maree non raggiungono grandi altezze: nel Mediterraneo, in media è di mezzo metro, perché per lo stretto di Gibilterra non passa molta acqua.