Natura

Vortice polare, negli USA fa più freddo che in Antartide

L'ondata di gelo dall'Artico che ha investito gli Stati Uniti ha portato il termometro sotto i -30 °C in diverse città densamente popolate, che sono rimaste paralizzate dalle temperature proibitive: uscire all'aperto è pericoloso, si rischia il congelamento.

Come negli inverni del 2017 e del 2018, anche quest'anno gli Stati Uniti sono alle prese con il vortice polare, che nell'ultima settimana di gennaio ha stretto in una morsa di ghiaccio le aree settentrionali e del Midwest del Paese. Il termometro è precipitato a -32 °C in Nord Dakota, e in Minnesota sono spirati venti gelidi di -52 °C.

Temperature simili si sono registrate nel Wisconsin e in Illinois: a Chicago, si è arrivati a -33 °C, 12 gradi in meno di alcune zone dell'Antartide, con venti ghiacciati di -46 °C. Qui sotto un video, popolare su Facebook, del Lago Michigan a Chicago, che ribolle come l'acqua di un pentolone sul fuoco, per il contrasto termico.

Un secondo "shutdown". Scuole, aziende e persino i servizi postali si sono arrestati per via del rischio dell'esposizione alle temperature estreme: in queste condizioni, il congelamento di dita e parti esposte del viso avviene dopo pochi minuti all'aperto. Del fenomeno stagionale, reso più frequente e probabile dai cambiamenti climatici, avevamo dato notizia anche lo scorso anno.

Alcuni piccioni investiti da una tempesta di neve a Buffalo, New York. © REUTERS/Lindsay Dedario

Nel 2018, sull'osservatorio meteorologico del Mount Washington nel New Hampshire (dove era stato girato questo video divenuto virale, in cui l'acqua rovente di un bollitore ghiaccia istantaneamente a contatto con l'aria, vedi anche video qui sotto), il termometro aveva toccato i -37 °C, mentre ad Embarrass, in Minnesota, si era registrato il record negativo di -42 °C la scorsa domenica.

clima marziano (o quasI). Come aveva ricordato lo scorso anno il sito del The Atlantic, il vortice polare negli USA crea le condizioni affinché faccia talvolta più freddo che su Marte: nel Sol 1910 (cioè il 20 dicembre 2017), Curiosity aveva registrato vicino al Cratere Gale, sul Pianeta Rosso, una temperatura massima diurna invernale di -23 °C (anche se le temperature vicino all'equatore marziano raggiungono facilmente i - 70 °C).

Squali congelati. Lo scorso anno, nel Massachusetts, i biologi dell'Atlantic White Shark Conservancy avevano trovato tre squali volpe (gen. Alopias) spiaggiati a Cape Cod, morti a causa di uno shock termico dovuto al freddo, che può portare questi animali all'arresto cardiaco.

Riscaldamento globale. Anche se il Presidente Trump, di nuovo, non ha perso occasione di ironizzare sulle basse temperature, trasformandole nel consueto argomento per negare i cambiamenti climatici, questa ondata di freddo anomala potrebbe in effetti essere stata esasperata dal global warming.

Diversi studi negli ultimi anni hanno dimostrato che l'aumento delle temperature artiche destabilizza altri sistemi climatici, portando aria fredda verso il Nord America - forse per effetto di alcuni cambiamenti nella corrente a getto o nel vortice di aria d'alta quota sopra il Polo Nord, ma è solo un'ipotesi.

Vortice polare: che cos'è? Il vortice polare è un sistema di aria fredda e a bassa pressione che normalmente staziona sopra l'Artico (è detto "vortice" perché ruota in senso antiorario, come un uragano). Di solito rimane compatto e centrato sulla regione polare, ma quando si indebolisce per le interazioni con la corrente a getto e le alte temperature nella stratosfera, alcuni "lobi" del vortice arrivano a lambire latitudini più meridionali.

Si pensa che il riscaldamento globale stia rendendo queste invasioni di campo del gelo artico su aree densamente popolate sempre più frequenti. La rapida diminuzione del ghiaccio marino nell'Artico facilita l'assorbimento del calore da parte dell'acqua sottostante - calore che viene gradualmente rilasciato in atmosfera durante l'inverno, alimentando correnti che possono interferire con il vortice polare. Tuttavia, si tratta per ora soltanto di ipotesi, perché è un ambito di ricerca recente e in evoluzione.

31 gennaio 2019 Elisabetta Intini
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