Delle tante spericolate imprese filmate con la GoPro, il marchio diventato nei fatti sinonimo di personal video, alcune hanno un interesse naturalistico notevole. Come questa spedizione all'interno del Marum Crater, un vulcano attivo situato nell'arcipelago di Vanuatu, al largo delle coste australiane.
Fino alle porte dell'inferno. Il documentarista George Kourounis e il filmmaker Sam Cossman si sono avventurati fino all'isola di Ambrym, nota per il lago di lava che ribolle all'interno del cratere. I due si sono calati per circa 400 metri dalle pareti del vulcano prima di avvicinarsi al calderone infernale, dove le temperature sfiorano i 700 °C. Per avvicinarsi il più possibile al lago incandescente, George, inquadrato da Cossman, ha indossato una speciale tuta protettiva.
Una sfida continua. «È uno dei 5 luoghi al mondo con laghi di lava permanenti. Arrivarci è stato come scalare l'Everest al contrario», ha scritto Kourounis commentando l'impresa. I due hanno dovuto affrontare la scivolosa parete rocciosa, una pioggia acida altamente corrosiva e schizzi di lava che hanno seriamente danneggiato le giacche protettive e parzialmente fuso una videocamera.
Supporto tecnico. Sono stati assistiti nell'impresa da un veterano degli incontri ravvicinati con i vulcani: Geoff Mackley, un fotografo che era già sceso diverse volte nel Marum Crater e in altri vulcani e che nel 2004 è stato protagonista di una serie trasmessa su Discovery Channel, Dangerman.