L'Artico si sta riscaldando quasi quattro volte più velocemente rispetto al resto del mondo. Conseguenze? I ghiacciai si ritirano, la fauna selvatica soffre e molti habitat scompaiono a un ritmo record. Ma c'è anche una nuova minaccia: i laghi artici si stanno prosciugando. A far lampeggiare questa nuova spia sul cruscotto globale del clima è il recente studio pubblicato sulla rivista Nature Climate Change e guidato da Elizabeth Webb del Dipartimento di Biologia dell'Università della Florida (Stati Uniti).
risorsa fondamentale. La ricerca di Elizabeth Webb rivela che negli ultimi 20 anni i laghi artici si sono ridotti o prosciugati in molte regioni delle aree settentrionali di Canada, Russia, Groenlandia, Scandinavia e Alaska. I laghi in via di estinzione sono fondamentali nell'ecosistema artico poiché sono una fonte importantissima di acqua dolce per le comunità e le industrie indigene locali. Ma da loro dipendono per la loro sopravvivenza anche specie minacciate e in via di estinzione, compresi gli uccelli migratori e le creature acquatiche.
tutta questione di drenaggio. Perché il declino dei laghi è un fatto inaspettato? Gli scienziati avevano previsto che il cambiamento climatico avrebbe inizialmente innalzato il livello dei laghi presenti nella tundra, come conseguenza della fusione del ghiaccio terrestre. Ci sarebbero voluti secoli per vederli ridursi. «Sembra invece, che la fusione del permafrost, il terreno ghiacciato che ricopre l'Artico, faccia drenare i laghi: ciò frena, se non addirittura blocca, questo effetto di espansione», afferma Webb.
Alla fusione del permafrost contribuiscono non solo le temperature molto elevate, ma anche un aumento delle piogge autunnali. «L'acqua infatti trasporta calore nei terreni e questo fa aumentare la fusione dei ghiacci presenti al loro interno», precisa Webb. «Questo è un ulteriore aiuto al drenaggio dell'acqua all'interno dei suoli».