I resti vegetali sono molto diffusi in paleontologia: le foglie e i tronchi in particolare si conservano con relativa frequenza. D'altra parte, però, danno quasi sempre un'immagine parziale dell'aspetto che aveva la pianta dalla quale provengono: non è mai facile, per esempio, ricostruire la chioma di un albero estinto da milioni di anni partendo solo da una foglia o una porzione di tronco. Per questo il fossile ritrovato in Canada da un team del Colby College, nel Maine, è particolarmente interessante: si tratta di un rarissimo caso di albero conservato per intero o quasi, e che ci ha permesso quindi di osservare la forma della sua chioma – che è molto diversa da quelle dei suoi parenti moderni. La scoperta è descritta in uno studio pubblicato su Current Biology.
Foglie enormi. A una prima occhiata, l'albero fossile ritrovato nella provincia canadese del New Brunswick assomigliava a una palma. Le prime palme, però, comparvero sulla Terra 50 milioni di anni fa, o almeno questa è l'età dei fossili più antichi che abbiamo ritrovato. Sanfordiacaulis, così è stata chiamata questa nuova specie, ha invece 350 milioni di anni. Ma soprattutto, la sua chioma ha una forma diversa da quella delle palme nelle quali le foglie crescono tutte sulla cima: l'albero fossile aveva circa 250 foglie che crescevano avvolgendo tutto il tronco, non solo la punta. Parliamo di foglie di grandi dimensioni, lunghe fino a 1.75 m e posizionate a spirale intorno a un tronco mingherlino, di circa 16 cm di diametro: il risultato era una pianta sottile ma con una chioma rigogliosa.
Perché a spirale? Secondo gli autori dello studio, le foglie dell'esemplare analizzato non sono complete: ne mancherebbe almeno un altro metro, che non si è conservato nel processo di fossilizzazione. Che ha comunque permesso di conservare un esemplare insolitamente completo: l'albero cresceva sulla riva di un lago nel quale è finito in seguito a un terremoto, e lì si è rapidamente fossilizzato in una situazione di relativa tranquillità, che ha permesso la formazione di un reperto così raro. Ancora non sappiamo come mai Sanfordiacaulis avesse le foglie disposte così: una teoria è che fosse un modo per catturare più luce possibile e battere la concorrenza delle altre piante con cui conviveva.