Continuando ad abitare in ambienti artificiali, i bambini non sapranno più che cos'è un ambiente incontaminato.
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Una discarica di rifiuti chimici: restare continuamente a contatto con paesaggi degradati, fa dimenticare che abbiamo bisogno anche degli ambienti incontaminati. |
Una volta i bambini passavano la maggior parte del loro tempo a contatto con la terra e gli animali. Ora invece, almeno per quanto riguarda una buona parte dei Paesi occidentali, non sanno più che cos'è la natura, un fenomeno che ptorebbe portare a un progressivo peggioramento delle nostre condizioni di vita. Peter Kahn, docente di psicologia all'università di Washington (Usa), sostiene infatti che continuare a vivere in città, o in ambienti artificiali, porti gradualmente a dimenticare gli ambienti naturali.
Amnesia pericolosa. Kahn ha coniato il termine amnesia generazionale: generazione dopo generazione, man mano che i bambini diventeranno adulti, sarà sempre più difficile che sappiano riconoscere l'importanza di un luogo incontaminato. E ciò renderà ancora più grave il degrado ambientale. I bambini considerano naturale l'ambiente in cui vivono e lo spazio in cui fanno le loro prime esperienze sensoriali diventa punto di riferimento. Da adulti utilizzeranno ciò che hanno conosciuto da piccoli come parametro di riferimento. In particolare, per quanto riguarda l'ambiente, si serviranno per esempio del ricordo del paesaggio al quale erano abituati, per giudicare l'eventuale grado di degrado di un territorio. E se il luogo in cui sono cresciuti era artificiale, o altamente contaminato, difficilmente capiranno se e come intervenire per consentire ad animali e piante di sopravvivere.
(Notizia aggiornata al 19 febbraio 2003)