Chi ha detto che "l'altra metà della mela" debba essere necessariamente uguale alla prima? Quella che vedete è una mela raccolta, qualche giorno fa, in un frutteto di Kingston, in Tasmania (Australia).
Quando Mel Staples, proprietaria dell'albero "incriminato", ha visto la cesta di mele raccolte dal figlio di 8 anni, non poteva credere ai suoi occhi: insieme ad altri frutti perfettamente normali c'era anche questo esemplare ibrido, metà rosso e metà verde, due varietà di mele fuse in un unico pomo.
Una su un milione
Le due metà sono talmente precise che sembra che qualcuno le abbia accostate di proposito, o abbia dipinto una parte di frutto. Quando Mel Staples ha postato la foto della mela su Facebook, nessuno voleva crederle. E in tanti hanno pensato a uno scherzo di Photoshop.
In realtà lo strano esemplare - una "chimera" come la chiamano gli esperti - è frutto di una rarissima mutazione genetica che colpisce una mela su un milione. «Esemplari come questi sono molto rari, ma le mele subiscono alterazioni genetiche di continuo» spiega Bob Magnus, un coltivatore di mele interpellato dalla Staples. «Il loro genoma cambia così rapidamente che l'originale varietà Gala (un cultivar creato negli anni '60 in Nuova Zelanda) sarebbe totalmente irriconoscibile da quello odierno».
Il pomo della discordia
In questo caso, la mela-chimera sembra per metà una Granny Smith (verde) e per metà una Red Delicious. E probabilmente ai due colori corrispondono anche sapori diversi, con la metà rossa più dolce della verde, ma Mel Staples ha preferito non tagliarla e mantenerla intera.
I frutti-chimera nascono quando una delle prime due cellule si sviluppa diversamente dall'altra, segnando il diverso sviluppo di una metà del frutto. Un caso analogo si era verificato nel 2009 in una coltivazione del Devon, Inghilterra.
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