Inibire la produzione di serotonina (un neurotrasmettitore che nell'uomo è legato a sensazioni di piacere e felicità) nelle piante di riso rende i vegetali più resistenti alle loro due principali specie di parassiti.
Uno studio, pubblicato su Nature Plants, rivela che questa sostanza chimica, in grado di influenzare il comportamento animale, può essere sfruttata per regolare i meccanismi di difesa delle piantagioni, a beneficio della resa finale. Lo studio è anche una formidabile dimostrazione di quanto gli esseri viventi possano mostrare sorprendenti "affinità di funzionamento", che siano umani, insetti o piante.
Comune a tutti. La serotonina è un ormone onnipresente in tutte le forme di vita, che nei mammiferi svolge l'importante funzione di neurotrasmettitore. Negli esseri umani aiuta nella regolazione dell'umore, stimola l'appetito, facilita i processi digestivi, il sonno e la memoria. Nelle piante, la serotonina è coinvolta nei processi di crescita, mentre gli insetti la sfruttano per cercare fonti di cibo.
Gli scienziati delle università di Newcastle (Regno Unito) e Zhejiang (Cina), hanno scoperto che, in risposta a un'infestazione di parassiti, le piante di riso producono serotonina e acido salicilico, un ormone vegetale chimicamente simile al principio attivo contenuto nell'Aspirina.
La tristezza delle Graminacee. Quando si sopprime il gene responsabile della produzione di serotonina con tecniche di editing genetico, le piante secernono maggiori quantità di acido salicilico, aumentando la propria resistenza alla cicalina del riso (Nilaparvata lugens) e al trivellatore del riso asiatico (Asiatic rice borer, Chilo suppressalis), due insetti infestanti responsabili di perdite significative nei raccolti. Al contrario, aumentando la serotonina il riso diventa più vulnerabile.
Il riso è fondamentale per l'alimentazione: coltivato in tutto il mondo, è il principale cibo per la metà della popolazione mondiale. In Asia l'uso indiscriminato di pesticidi per contrastare i suoi due più voraci parassiti ha aumentato la resistenza degli infestanti, rendendone ancora più difficile il controllo. I ricercatori ritengono però di poter mettere a punto varietà di riso meno attaccabili, riducendo la necessità di ricorrere in modo massiccio agli antiparassitari. Dal punto di vista biologico, è anche interessante notare l'effetto della serotonina sui vegetali, privi di sistema nervoso ma estremamente reattivi agli stimoli esterni.