La complessità degli animali e degli uomini paragonata a quella superiore delle piante, ci permette di osservare i vegetali da un’altra prospettiva, perché sono capaci di individuare incredibili ed efficaci soluzioni ai problemi che l’ambiente e il mondo in cui viviamo pongono ogni giorno.
La complessità degli organismi vegetali è un esempio fondamentale per gli esseri umani: le piante si difendono e rispondono agli stimoli pericolosi senza scappare, comunicano senza emettere suoni, memorizzano alcune informazioni, apprendono e, talune, ricordano per un lungo periodo.
È un elenco di caratteristiche funzionali che siamo abituati ad associare al cervello umano, eppure i vegetali non sono dotati di questo organo… ma sono degli organismi che possono insegnarci molte cose e possono guidarci nell’osservazione di nuovi meccanismi e modelli di risoluzione a tanti problemi attuali e futuri.
Consideriamo le piante nel loro insieme e le erbe come un valido nutrimento o medicamento ma, come sostiene il botanico internazionale Stefano Mancuso: “c’è molto altro, dobbiamo guardarle da una prospettiva migliore. Le piante rappresentano un nuovo modello in grado di aiutarci a individuare, attualmente come in passato, le risposte più indicate alle problematiche più dure da affrontare”.
Un sunto della complessità delle piante è racchiusa nell’esperimento “la danza delle erbe Ricola”, che mostra come creatività, energia, stimoli luminosi e tecnica possano dar vita a uno spettacolo meraviglioso della natura.