La corteccia è parte attiva della vita delle piante, che riveste in modi affascinanti e sorprendenti, ma è anche esposta a parassiti, funghi e altre minacce.
Chi si mangia la corteccia? Tra le minacce c'è il ghiro (Glis glis), roditore notturno che, sebbene sia piccolo, crea seri danni da scortecciamento soprattutto nelle foreste di latifoglie (vegetazione a foglia larga): il ghiro infatti procede rosicchiando la corteccia sopra l'inserzione dei rami, appeso a testa in giù utilizzando la coda per bilanciarsi. Talvolta viene compromessa l'intera circonferenza del tronco e può accadere che a quel punto la parte superiore della pianta si secchi e poi si spezzi.
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La corteccia è la parte dell'albero che riveste il fusto e che, a seconda delle specie, assume vari aspetti e colori: è l'interfaccia della pianta col mondo esterno, una "pelle" più o meno delicata, a seconda della specie, che ha anche il compito di proteggere la sua pianta da malattie, animali, parassiti, sbalzi termici... Vediamo come appaiono, visti da vicino, alcuni di questi rivestimenti e alcuni dei pericoli più comuni.
Betulla bianca (Betula pendula) - La betulla bianca (fam. Betulaceae), una latifoglie (ha cioè foglie larghe) che cresce in Europa e in Asia, può apparire come una pianta fragile, ma in realtà è molto resistente: attecchisce su una gran varietà di terreni, in pianura e in quota fino a 2.000 metri, ed è spesso usata per i rimboschimenti. Il suo legno, bianco e tenero, è utilizzato per sci e mobilia, e dalla fermentazione della sua linfa zuccherina si ricava il vino di betulla. La corteccia ha una consistenza simile alla carta: nel tempo si sfalda in sottili lamelle che scoprono la scorza più giovane, molto chiara. Questo colore dipende dalla betulina, sostanza che si trova nei tessuti esterni del tronco che, esposti al sole, diventano bianchi. Andando avanti con gli anni sulla corteccia si formano delle fessure scure che partono dal basso e rendono il tronco rugoso e scuro.
Le malattie della corteccia - Ci sono dei funghi, come l'Cryphonectria parasitica (precedentemente noto come Endothia parasitica), che attaccano le cortecce degli alberi causando una malattia chiamata cancro della corteccia. La malattia si manifesta quando, da alcune lesioni della corteccia, il fungo penetra intaccando le parti legnose e raggiungendo il midollo (la zona più interna del tronco). Il fungo produce tossine che filtrano nei vasi linfatici e provocano la morte dei tessuti, che diventano progressivamente di colorazione scura.
Corteccia e insetti - Gli insetti che si nutrono del legno penetrando attraverso la corteccia sono gli xilofagi, dal greco xilos (legno) e fagos (mangiare). Sono parassiti che "lavorano" dall'interno: quando si notano i danni sul tronco, il processo di deterioramento è ormai avanzato. Tra i più temuti xilofagi c'è la larva del rodilegno rosso (Cossus cossus), un lepidottero (un ordine di insetti comunemente chiamati farfalle e falene) che attacca soprattutto alberi da frutto: l'insetto scava profonde gallerie nel tronco e nei rami, indebolendo i tessuti e compromettendo lo scorrimento della linfa - e aprendo strade che facilitano l'ingresso di altri parassiti.
Nella fase avanzata di questa colonizzazione l'albero è gravemente compromesso, fino a morire. Quando ciò avviene la corteccia può staccarsi e sul tronco si trovano le tracce lasciate dalle larve.
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