Dune e vallate nei deserti sembrano morbidamente disegnate e sempre perfettamente lisce. Ma com'è possibile che il vento non le "scompigli" mai, ma anzi le renda sempre più regolari? A pettinare la sabbia dei grandi deserti non sono solo i movimenti dell’aria, c'è anche una forza elettrica. Lo hanno scoperto Jasper F. Kok e Nilton O. Renno, dell'Università del Michigan (Usa), in uno studio che dimostra la presenza nei deserti di cariche elettriche in grado di trasportare le particelle di sabbia e di depositarle in modo ordinato. Soffiando, il vento erode la superficie terrestre provocando la frizione che produce la carica elettrostatica, negativa nei granelli e positiva nel terreno. È questa differenza di carica a far muovere i granelli anche in assenza di vento. La scoperta sarà utile in due campi: nelle indagini sui cambiamenti climatici (lo studio del moto della sabbia è applicabile anche al pulviscolo atmosferico) e in astronomia, nello studio geologico di Marte. [AP]