Qualche mese fa la Nasa ha "liberato" 90 papere di gomma in un foro di drenaggio polare, per studiare i percorsi sotterranei delle acque. Chi le ha viste? (Alessandro Bolla, 2 gennaio 2009).
Se pensate che gli scienziati della Nasa si dilettino solo con tecnologie ultra sofisticate, siete sulla strada sbagliata. Le protagoniste di uno degli ultimi esperimenti condotti dall’Agenzia Spaziale, e tutt’ora in corso, sono infatti 90 paperelle di gomma gialla, molto più comuni nelle vasche da bagno che nei laboratori di astrofisica. Le papere sono state messe a mollo lo scorso mese di settembre in un "mulino" della Groenlandia: un foro di drenaggio naturale che inghiotte l’acqua proveniente dallo scioglimento dei ghiacci e la riversa in mare. Obiettivo del curioso esperimento è proprio quello di studiare il percorso sotterraneo dal pack al mare. La speranza degli scienziati è che prima o poi qualcuna delle gommose anatre attraversi i canali subglaciali e faccia capolino nell’Oceano, ma finora non ne è stata avvistata nessuna. «Se qualcuno dovesse trovarle, ce lo faccia sapere», dice Alberto Behar, il responsabile del progetto. Ma perché le papere di gomma? «Resistono bene alle bassissime temperature e sono praticamente inaffondabili», spiegano i ricercatori.
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30.000 PAPERE SOPRA I MARI
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Nel gennaio del 1992 un cargo cinese che stava attraversando il Pacifico perse, a causa di una tempesta, un carico di 30.000 papere di gomma. L'oceanografo Curtis Ebbesmeyer ne ha monitorato lo spostamento per anni: circa ventimila dei gommosi animali hanno puntato verso sud e hanno fatto felici i bambini indonesiani, australiani e sud americani. Altre 10.000 hanno attraversato lo stretto di Bering. Sono diventate un oggetto di culto per i collezionisti che sono disposti a pagare fino a 700 euro per una delle celebri paperelle. | | |
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PESCA L'ANATROCCOLO E VINCI Le papere sono marchiate con un indirizzo e-mail al quale segnalare data, ora e posizione dell’eventuale ritrovamento. E il primo a segnalarne una si aggiudicherà una ricompensa di 100 dollari. Con questo studio i ricercatori della Nasa vogliono provare a capire come l’acqua proveniente dallo scioglimento dei ghiacci durante la stagione estiva possa funzionare da "lubrificante" e facilitare lo scivolamento della massa gelata verso il mare, che nella stagione calda è dal 50 al 100% più veloce che nei mesi invernali.
EXPLORER TELEFONO... NASA. Ma le paperelle gialle non sono sole nel loro viaggio sotterraneo. Sono accompagnate dal Moulin Explorer, un cilindro in pvc grande come un pallone da rugby che ospita al suo interno un concentrato di tecnologia: un gps collegato a un modem satellitare, un accelerometro, un barometro e una batteria al litio ad altissima capacità che fornisce corrente al tutto. L’Explorer è stato lanciato insieme alle anatre di gomma, e si pensa che prima o poi salterà fuori da qualche parte insieme a loro... e chiamerà casa.