La Terra è stata ed è nostra insegnante con le sue tragiche lezioni: catastrofi ambientali e pandemie, per esempio. Questi eventi ci hanno costretto a conoscerla e a imparare a rispettarla, anche per tutelare noi stessi. È una delle tesi di due scienziati, Fritjof Capra, fisico e teorico dei sistemi e autore tra gli altri del Tao della fisica, e Hazel Henderson, futurista; i due ragionano sui cambiamenti necessari per salvare il Pianeta, e quindi anche gli esseri umani, in saggio recentissimo pubblicato su Aboca Live Magazine: Il virus visto dal 2050.
Nel loro scritto immaginano di fare un viaggio nel tempo fino al 2050 e da lì individuano un punto di svolta nel 2020 l'anno della pandemia mondiale provocata da SARS-CoV-2. Un evento catastrofico che però ha provocato, visto dal 2050 appunto, delle svolte. Per esempio prevedono che verranno prese delle decisioni epocali come il divieto dei mercati di animali vivi emanato nel 2020 in Cina, diffuso invece in tutto il mondo. A tutela delle specie animali e quindi dell'uomo.
E, aggiungono buone notizie sul fronte della salute: il contagio diminuirà perché ci saranno miglioramenti nei sistemi sanitari pubblici e della prevenzione, e verranno sviluppati vaccini e farmaci. Ma si spingono a immaginare anche una drastica riduzione dell'inquinamento grazie (ma non soltanto) alle nuove città ecologiche che non avranno auto, ma soltanto il trasporto pubblico elettrico a fianco di pedoni, ciclisti e persone in scooter. E inanellano anche ipotesi sul clima, l'industria, l'agricoltura, il cibo.