Se l'enigma sulle sorgenti del Nilo si è trascinato per millenni - oggi sappiamo che ha primariamente origine dal fiume Kagera, nei monti tra Ruanda e Burundi - il mistero sull'età di quello che gli arabi chiamano el-Bahr, ossia "Il Fiume", per antonomasia, è ora in parte dissipato. Il fiume più lungo del mondo (6.853 km) esiste almeno da 31 milioni di anni, come ha stabilito un gruppo di geologi dell'Università di Lancaster, Regno Unito.
troppa acqua è passata. Poiché i fiumi trascinano sedimenti dalla sorgente fino al mare, l'analisi del materiale che depositano alla foce permette di risalire alle rocce da cui hanno avuto origine. Per il Nilo, studi di questo tipo erano ostacolati dal fatto che gli antichi depositi giacciono ormai ricoperti sotto spessi strati di depositi alluvionali (i sedimenti che resero tanto fertile il terreno coltivato dagli antichi Egizi).
Soltanto le compagnie petrolifere riescono a scavare tanto in profondità, ma finora non avevano voluto condividere i loro dati. Finché, dopo anni di negoziazioni, la BP Egypt fa fornito ai ricercatori alcuni campioni di sedimenti del delta del fiume. Questi contengono minerali compatibili con quelli che compongono le rocce dell'Altopiano Etiope, dalle quali ha origine uno dei due principali affluenti del Nilo, il Nilo Azzurro (l'altro, il Nilo Bianco, si sviluppa a sud, dall'Uganda al Sudan). Questi sedimenti risalgono a circa 31 milioni di anni fa.
Ed ecco, dunque, la soluzione al mistero: il Nilo Azzurro solca l'Africa orientale dall'Etiopia all'Egitto almeno da allora, ossia da più tempo di quanto si credesse. La datazione consente anche altre deduzioni sulla geologia del continente. Per esempio, concludono gli scienziati, 31 milioni di anni fa l'altopiano etiope doveva già trovarsi in posizione sopraelevata.