Con i suoi 10 chili di peso è stata per quasi due secoli uno dei più grandi misteri della botanica. Stiamo parlando della Rafflesia Arnoldii, il più grande fiore del mondo, famosa per il suo metro di diametro e il suo inconfondibile odore di rancido. Scoperta nel 1818 nell’isola di Sumatra, non è mai stato possibile capire a che famiglia appartenesse. Ma, grazie a una nuova analisi del DNA, gli scienziati hanno scoperto che è imparentata con piante come la passiflora e le violette.
Inoltre, cosa più importante recentemente svelata, iniziano ad emergere le cause del gigantismo nel mondo vegetale. «Sapendo a che famiglia appartiene - ha affermato Charles Davis, il botanico che ha curato lo studio – si può ipotizzare lo sviluppo genetico seguito da questo fiore».
In particolare, la necessità di attirare insetti per l’impollinazione avrebbe spinto la Rafflesia, circa 46 milioni di anni fa, ad accelerare il suo sviluppo crescendo in brevissimo tempo da 2 millimetri alle dimensioni attuali.