Cambiamenti climatici: «il più grande nemico dell'azione è la confusione tra ciò che è irreversibile e ciò che l'azione stessa consentirebbe di evitare»
Damon Matthews della Concordia University di Montréal e Susan Solomon del MIT sostengono - in un recente articolo pubblicato sulla rivista Science - che politici, mass media e parte dell'opinione pubblica non hanno chiari due concetti chiave relativi al global warming:
1. la irreversibilità dei cambiamenti climatici in atto.
Il pianeta si sta riscaldando. È un dato di fatto ed è irreversibile.
2. La inevitabilità delle peggiori conseguenze possibili.
Ma la velocità con la quale il pianeta si riscalda e di quanti gradi aumenterà la temperatura media globale nei prossimi decenni sono fattori ancora nelle nostre mani e le nostre azioni li influenzeranno in modo significativo. Gli scenari peggiori, insomma, sono evitabili.
L'equivoco, sostengono Matthews e la Solomon, è spesso sfruttato dai politici per evitare scelte che non entusiasmano l'industria e che potrebbero pesare negativamente sull'economia.