Per far fronte a temperature sempre più alte, le piante non hanno scelta: devono riuscire a salire di quota. Ma per spostarsi hanno bisogno di aiuto: e i ciliegi giapponesi l'hanno trovato negli orsi tibetani (Ursus thibetanus), che vanno ghiotti dei loro frutti. L'intestino di questi mammiferi funziona da "funivia" per i semi di ciliegio, che grazie ai movimenti degli orsi riescono a migrare più in alto, verso habitat più freschi.
Uno sporco lavoro. Shoji Naoe Forestry, ricercatore del Forest Products Research Institute di Ibaraki, Giappone, ha raccolto per 4 anni i noccioli di ciliegie di Prunus verecunda nello sterco degli orsi, misurando la quantità di isotopi stabili di ossigeno in ciascuno di essi: un dato che varia in base alla quota in cui la pianta è cresciuta.
Salto di qualità. Ha così scoperto che ciascun seme viene "depositato" dagli orsi in media a 307 metri più in alto rispetto a dove è cresciuto. Un cambiamento di quota che corrisponde a circa 2 °C in meno di temperatura. Si tratta della prima evidenza scientifica di come i movimenti animali possano salvare le piante dal global warming. Ad aiutare i ciliegi c'è il fatto che l'altra principale componente della dieta degli orsi tibetani - la vegetazione tenera e fresca - cresca più in alto di dove i Prunus verecunda fioriscono.