Le piante eterotrofe si nutrono di sostanze prodotte da altri organismi. Per fare questo si sono evoluti diversi meccanismi di interazione tra organismi.
Per esempio, nel parassitismo le piante traggono il loro nutrimento da altri organismi (come il vischio, che si trova su diversi alberi dai quali trae l’azoto che non è in grado di estrarre dal terreno).
Nel saprofitismo, invece, gli organismi dai quali hanno origine le sostanze nutritive sono morti o in decomposizione. Un esempio è l’orchidea detta “nido d’uccello”.
Le piante carnivore, invece, sono eterotrofe solo parzialmente. Vivendo in ambienti poveri di azoto, ottengono quello necessario alle proprie esigenze dalla digestione degli insetti dei quali si nutrono.








