Le piante sono organismi molto più vitali di quanto comunemente si pensi. Quando si sentono in pericolo, possono utilizzare armi chimiche per difendersi. Inoltre, in base all'ambiente che le circonda, decidono come crescere e quali risorse utilizzare. Un gruppo di ricerca italiano ha sviluppato un modello matematico che può prevedere queste decisioni.
Un passo in alto. I ricercatori del Gran Sasso science institute e dell'Istituto italiano di tecnologia avevano già studiato come le radici di una stessa pianta comunicano fra loro per bilanciare le sostanze nutritive all'interno della pianta stessa. Ora hanno fatto un passo in più creando un sistema di equazioni che descrive le comunicazioni dell'intero sistema-pianta.
Il modello matematico è il più ampio mai sviluppato. Come scrivono i ricercatori, «prende in considerazione l'intera sequenza di processi: dall'acquisizione di nutrienti alla fotosintesi, dal consumo delle risorse alla loro ridistribuzione».
Il modello è stato convalidato osservando la crescita di una vera pianta. I parametri ambientali sono stati inseriti nel modello e questo ha predetto molto fedelmente lo sviluppo reale della pianta. Per la prima volta quindi abbiamo una descrizione completa di come le diverse parti della pianta dialogano e prendono decisioni collettive.
Molto sensibili. I "sensi" delle piante sono infatti molteplici. Inoltre, sono talmente raffinati da distinguere le vibrazioni prodotte dal vento da quelle prodotte da un bruco, o ancora da quelle degli insetti impollinatori (ai quali rispondono aumentando la produzione di polline). Una ricerca australiana ha provato che le piante riconoscono il rumore dell'acqua e vi dirigono le radici.
Per quanto piante e alberi siano onnipresenti nella nostra vita quotidiana, sembra dunque che siano decisamente più complessi di quanto siamo abituati a pensare: su questi antichi abitanti del Pianeta resta ancora molto da scoprire.