Natura

Scoperta l'orchidea più brutta del mondo

La Gastrodia agnicellus, un'orchidea che pecca in eleganza e ha un bizzarro ciclo vitale, è una delle nuove specie di piante descritte nel 2020.

Se confrontato all'aspetto austero, sofisticato ed etereo delle altre piante della sua famiglia, il look della Gastrodia agnicellus fa quasi simpatia: non a caso, questo fiore del Madagascar ha appena conquistato il titolo di "orchidea più brutta del mondo". Ad assegnarlo sono stati i botanici dei Royal Botanic Gardens, Kew (RBG Kew), la più importante collezione al mondo di piante viventi che si trova a Londra. 

Acquattata fino all'ultimo. Questa nuova specie di orchidea scoperta all'inizio dell'anno in una foresta del Madagascar non ha foglie e presenta uno spesso stelo lanoso simile a un tubero. Trascorre la maggior parte della sua vita nascosta nel sottobosco, facendo capolino dallo strato di foglie morte soltanto per fiorire. Dopo l'impollinazione (sulla quale non vi sono molte informazioni), lo stelo si allunga di una ventina di centimetri, elevando i frutti ben al di sopra del suolo in modo che i semi si disperdano meglio. Johan Hermans, lo scienziato dei Royal Botanic Gardens che ha scoperto la Gastrodia agnicellus, l'ha chiamata così perché, con un po' di fantasia, è possibile immaginare nel suo fiore la lingua di un agnello (riuscite a vederla?).

Ci si aspettava che i fiori dell'orchidea, marroni, carnosi e cresciuti tra le foglie umide, emanassero odore di carne in putrefazione, come spesso accade per le piante che dipendono dalle mosche per l'impollinazione. Ma non è questo il caso della Gastrodia: almeno nell'aroma la pianta è piacevole, con un fresco profumo di rosa e limone. Come molte altre orchidee ha una relazione di simbiosi con un fungo dal quale ricava nutrimento: ma poiché la Gastrodia è incapace di fotosintesi, questa mutualistica dipendenza dura per tutta la vita e non solamente nella sua prima fase di crescita.

Nuove leve. L'orchidea Gastrodia agnicellus è tra le 156 nuove specie di piante e funghi a cui gli scienziati del RBG Kew hanno appena dato un nome scientifico: nella combriccola ci sono anche un arbusto pieno di bubboni e con le foglie a scaglie che cresce nel sud della Namibia, una specie di fungo scoperta accanto all'aeroporto di Heathrow, un parente del mirtillo trovato in Nuova Guinea e una nuova, incantevole varietà di ibisco dell'Australia.

18 dicembre 2020 Elisabetta Intini
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