Nel corso dell’evoluzione la forma della bocca si è modificata, riducendosi. Questo avviene perché i denti si sono rimpiccioliti. Addirittura nel corso dell’evoluzione si ha un’inversione nella dimensione dei molari: il terzo (dente del giudizio), che inizialmente era più grande degli altri due, diventa più piccolo e tende a scomparire; il primo invece diventa quello di dimensioni maggiori. Il rimpicciolimento dei denti ha anche influenzato la fisionomia della faccia causando una variazione nella struttura muscolare. La faccia dell’uomo attuale perde così l’ aspetto “a muso” e presenta tratti più dolci. I tratti dell’uomo moderno, infatti, sono frutto di una lenta e costante evoluzione. Questo risulta evidente osservando, per esempio, lo scheletro degli australopitechi. Alcuni tratti sono ancora tipici delle scimmie: cranio piccolo, la parte inferiore della faccia, quella posta sotto il naso, spostata in avanti. Altri invece, come l’andatura, la struttura della mano e del piede, sono già caratteristici degli ominidi. Anche la configurazione della bocca è diversa da quella odierna: la mascella e la mandibola sono più grosse e robuste, i muscoli della masticazione più forti.