Anche navigare su Internet fa male al pianeta: una recente ricerca di Gartner ha quantificato l'impatto ambientale dell'utilizzo della Rete. Siamo tutti inquinatori? (Alessandro Bolla, 12 gennaio 2009)
Quante ricerche fate ogni giorno sul web? Dieci? Venti? Se ci tenete davvero all’ambiente cercate di limitarvi: ogni volta che cliccate su un motore di ricerca, ma anche su ogni altro sito web, producete CO2 e contribuite all’inquinamento del pianeta. Questa inquietante affermazione è dei ricercatori di Gartner Group, un istituto di ricerca americano, che ha quantificato in 0,2 grammi al secondo le emissioni di anidride carbonica generate dalla navigazione su Internet, o, più precisamente, dall’utilizzo del combustibile necessario alla produzione della corrente elettrica impiegata per alimentare pc, monitor e server vari. Insomma, utilizzare Internet per 15 minuti al giorno, secondo il dottor Alex Wissner-Gross, fisico dell’Università di Harward responsabile della ricerca, produrrebbe circa 7 grammi di CO2, la metà di quelli generati per preparare un paio di tazze di tè. Ma molte aziende smentiscono questo dato: Google per esempio, ha dichiarato alla stampa che, in media, l’energia necessaria per effettuare una ricerca (la cui durata complessiva, tra apertura del sito e lettura dei risultati è di circa 30 secondi) è di 1 kj, più o meno quella consumata da un uomo adulto in 10 secondi, che si traduce in un’emissione complessiva di circa 0,2 grammi di CO2. In attesa di capire chi ha ragione, e visto che del pc non si può fare a meno, un buon suggerimento potrebbe essere quello di andare in ufficio o a scuola a piedi: si fa moto, non si inquina e si ritrova la linea. Dopo le feste potrebbe non essere male.