Uno spettacolare fenomeno meteorologico accaduto qualche giorno fa sopra al lago Michigan (Usa), un fronte di roll cloud (nubi a rotolo, ma è meglio usare l'espressione inglese) dà l'occasione di parlare ancora di questi eventi, che a volte consideriamo inquietanti per la potenza che esprimono quando alziamo gli occhi al cielo.
Un fronte di roll cloud ha proprio la forma di un rotolo, col vapore acqueo arrotolato su se stesso, lungo anche decine di chilometri, in moto a notevole velocità: questa particolare formazione appartiene alla categoria delle arcus cloud.
Sono in effetti "nubi solitarie": di solito precedono una perturbazione temporalesca, anche se non originano precipitazioni, e avanzano a basse quote.
Si formano quando una nube temporalesca (un cumulonembo) inizia a dare origine alla pioggia perché le correnti ascensionali non sono più in grado di sostenere le gocce d’acqua che si trovano al suo interno.
La pioggia trascina verso il basso una corrente di aria fredda che può arrivare anche da 10.000 metri di quota: la corrente percorre il fianco del cumulonembo fino ad arrivare quasi suolo. Il processo può far alzare verso l’alto aria calda che si trova davanti alla nube temporalesca: quest’aria, staccata sia dal fronte principale del temporale sia dal suolo, inizia ad avvolgersi su se stessa dando infine origine all’arcus. E così come si forma, allontanandosi dalla perturbazione la "minacciosa" nube si dissolve.