Una delle ultime armi scoperte dai ricercatori nella vita segreta delle piante sfrutta il senso del tatto. Lo studio di Wassim Chehab, della Rice university di Houston (Texas) ha dimostrato che le difese antipredatorie dell'arabetta comune (Arabidopsis thaliana) sono attivate dal tocco.
Quando un insetto o addirittura la spora di un fungo si posa sulla pianta, questa innalza il livello di jasmonato, un ormone vegetale, che a sua volta aumenta la produzione di altre sostanze che interferiscono con la digestione dell'insetto. Una continua stimolazione tattile (anche soltanto quella provocata dal vento) ha effetti anche su altri particolari della vita della pianta: la crescita è più lenta e breve, ed è per questo che gli alberi continuamente battuti dal vento crescono poco e storti. Insieme al tocco, anche il ritmo circadiano influenza la presenza di jasmonato nelle piante, che quindi rispondono in maniera diversa secondo le condizioni in cui crescono.