Una colla animale potrebbe rivoluzionare la cura di lesioni cartilaginee, come quelle del menisco.
Un rospo del genere Notaden (Notaden nichollsi). Questi anfibi riemergono dal fango solo per un breve periodo dell'anno: è allora che producono una speciale e resistentissima colla per serrare le mascelle agli insetti che tentano di morderle. Scarica la foto come wallpaper. |
Si tratta dell'uso di una sostanza collosa secreta da alcuni rospi australiani (Notaden sp.) che, applicata sulla cartilagine meniscale degli animali sottoposti all'esperimento, ha rinsaldato la parte lesionata e, grazie alla notevole porosità, ne ha favorito la guarigione. La flessibilità della colla ha dato inoltre notevoli vantaggi facendo riacquistare la piena mobilità del ginocchio: la capacità di funzionare in ambienti molto umidi ne ha consentito poi l'uso interno.
Bocche cucite e... ginocchia guarite. In campo medico si sono sviluppate colle sintetiche (come gli adesivi cianoacrilati) che risultano però a volte tossiche e poco resistenti. Il corpo umano di per sé produce la fibrina (che nel sangue fissa le piastrine), troppo debole però per tenere insieme parti del corpo sottoposte a grandi pressioni.
In natura gli scienziati hanno trovato dunque un prezioso alleato. Questi particolari rospi, che vivono per la maggior parte dell'anno (9 mesi) sprofondati sotto un metro di fango secco, producono la colla per difendersi dagli insetti che li attaccano durante l'unico periodo in cui invece emergono dal fango, nella stagione delle piogge. I rospi incollano le mascelle degli insetti che tentano di morsicarli: così li immobilizzano, li appiccicano alla propria pelle e se ne cibano all'occorrenza.
(Notizia aggiornata 6 ottobre 2004)