Le trombe marine, che possono originarsi anche sui laghi, sono simili alle trombe d’aria che si verificano sulla terraferma. Generalmente si formano quando vi è la presenza di una nube nota come “cumulo congesto”, una nube dall’aspetto gonfio, che si sviluppa verticalmente e che può raggiungere i 6.000 m d’altezza.
Queste nubi si formano quando la superficie dell’acqua possiede una temperatura elevata (superiore ai 25 °C), in grado di fornire energia all’aria sovrastante. Ciò dà origine a correnti ascensionali anche molto intense. Ma se al contempo sono in atto correnti discendenti più fredde, lo scontro tra di esse può originare moti vorticosi che fanno ruotare l’aria su se stessa dando vita alla tromba marina.
Come appare. All’occhio appare una nube a forma d’imbuto che può raggiungere la superficie dell’acqua. All’interno dell’imbuto la pressione è molto bassa e questo provoca il risucchio dell’acqua che inizia a ruotare a velocità che arriva fino a 100 km all’ora.
"piccole" e passeggere. Generalmente le trombe marine hanno un diametro di pochi metri (eccezionalmente raggiungono i 200 metri), si elevano in altezza fino a mille metri e si esauriscono nel giro di 15-30 minuti, cioè quando viene meno la risalita di aria calda. Spesso le trombe marine si formano in gruppi di 3 o 4, in alcuni casi ne sono state contate anche 20. Solo raramente si originano trombe marine che possono arrivare sulla terraferma. In tal caso sono chiamate “trombe tornadiche” e si possono comportare come i tornado.
Falsi miti. Nonostante alcune leggende che parlano di intere navi aspirate verso il cielo, la loro violenza è generalmente inferiore rispetto a quella delle trombe d’aria terrestri. Con alcune eccezioni, come la tromba marina osservata vicino a Eden, in Australia, che avrebbe raggiunto l’incredibile quota di 1.500 metri.