Il deserto è tale perché manca l’acqua, non perché il suolo ha una composizione inadatta a sostenere le coltivazioni. Se piovesse, quindi, la vegetazione potrebbe attecchire nei deserti sabbiosi. In quelli rocciosi, oltre a ciò, è necessario che le rocce si sgretolino fino a permettere la penetrazione delle radici delle piante. Nel Sahara, nell’ultimo milione di anni, a causa delle forti fluttuazioni climatiche, si sono alternati periodi aridi a periodi più piovosi, durante i quali si sono formati, insieme alle oasi, alcuni laghi. A riprova di ciò sono stati trovati disegni raffiguranti ippopotami, animali in grado di vivere solo in presenza di pozze d’acqua. Un modo per rendere fertile il deserto è irrigarlo con pozzi artificiali. In Israele, per esempio, con il metodo della coltivazione goccia a goccia, che permette di usare poca acqua senza sprecarla, si sono ottenute zone fertili in pieno deserto. Altrettanto importante è frenare l'avanzata della sabbia trasportata dal vento, con barriere vegetali, conme avviene in Bourkina Faso.