Tuoni e fulmini nel corso di una nevicata sono rari, ma non completamente assenti. I temporali con tuoni e fulmini, infatti, sono un fenomeno atmosferico che si manifesta per lo più nei mesi estivi, perché in inverno non esistono le condizioni che stanno alla base della loro formazione. Durante la stagione fredda, il Sole rimane più basso all’orizzonte e le giornate sono più corte; in questo modo, il suolo di norma non si scalda abbastanza da creare nell’atmosfera sovrastante le condizioni d’instabilità necessarie per lo sviluppo dei temporali.
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C’è ma non si sente
Può accadere però che si produca instabilità atmosferica se arriva aria molto fredda dalle aree polari. Questa, incontrando l’aria più calda che si trova, per esempio, a sud delle Alpi, la innalza di quota. Si creano così cumulonembi con forti correnti verticali, e si può innescare un temporale con neve al posto della pioggia. Questi temporali di neve, corredati da lampi e tuoni, sono più frequenti nei Paesi del nord Europa e in alcune aree degli Stati Uniti e del Giappone, più esposti alle discese di aria fredda polare. E si verificano più facilmente in autunno e in primavera. È difficile assistervi; non solo perché sono rari ma anche perché la neve attutisce i tuoni, che quindi non si sentono a più di 2-3 km dal punto in cui scaturisce il fulmine.
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