Può un grande squalo bianco di tre metri essere divorato? Esiste una creatura degli abissi in grado di farlo? A questa domanda cerca di rispondere Hunt for the super predator, documentario del regista David Riggs in onda il 25 giugno sul canale tv dello Smithsonian Institute (visibile negli Usa).
Un documentario che ha tutti gli ingredienti del thriller: nel 2003, al largo delle coste del sud-ovest dell'Australia, una femmina di grande squalo bianco, soprannominata Alpha Shark, fu taggata da alcuni ricercatori con un dispositivo elettronico per monitorare i suoi movimenti e le abitudini. Quattro mesi più tardi il dispositivo fu ritrovato su una spiaggia. I suoi dati indicavano inesorabilmente che lo squalo era stato divorato da un altro predatore.
Peccato che Alpha fosse uno squalo lungo tre metri, il che lo rende un boccone indigeribile per la maggior parte dei predatori conosciuti. Da qui l'interrogativo: cosa può averlo ucciso? Il regista Dave Riggs con l'aiuto di esperti ha trascorso i successivi dieci anni a Indagare, fino a restringere i sospetti a tre: un'orca assassina, un calamaro gigante e uno squalo bianco ancora più grande.
A mettere Riggs sulle tracce del predatore misterioso sono stati alcuni pescatori della zona che hanno raccontato di aver captato coi sonar delle loro barche la presenza di una creatura negli abissi lunga più di 18 metri. E di aver avvistato uno squalo di almeno 10 metri. Ma mai finora qualcosa aveva divorato uno squalo. Il documentario cerca di far luce su questo mistero sottomarino. I mari australiani secondo Riggs ne riservano molti.
Un documentario che ha tutti gli ingredienti del thriller: nel 2003, al largo delle coste del sud-ovest dell'Australia, una femmina di grande squalo bianco, soprannominata Alpha Shark, fu taggata da alcuni ricercatori con un dispositivo elettronico per monitorare i suoi movimenti e le abitudini. Quattro mesi più tardi il dispositivo fu ritrovato su una spiaggia. I suoi dati indicavano inesorabilmente che lo squalo era stato divorato da un altro predatore.
Peccato che Alpha fosse uno squalo lungo tre metri, il che lo rende un boccone indigeribile per la maggior parte dei predatori conosciuti. Da qui l'interrogativo: cosa può averlo ucciso? Il regista Dave Riggs con l'aiuto di esperti ha trascorso i successivi dieci anni a Indagare, fino a restringere i sospetti a tre: un'orca assassina, un calamaro gigante e uno squalo bianco ancora più grande.
A mettere Riggs sulle tracce del predatore misterioso sono stati alcuni pescatori della zona che hanno raccontato di aver captato coi sonar delle loro barche la presenza di una creatura negli abissi lunga più di 18 metri. E di aver avvistato uno squalo di almeno 10 metri. Ma mai finora qualcosa aveva divorato uno squalo. Il documentario cerca di far luce su questo mistero sottomarino. I mari australiani secondo Riggs ne riservano molti.