Le linee di Nazca sono disegni scoperti nella pampa nei pressi di Nazca (Perù) nel 1939. Si tratta di linee di diversa profondità e larghezza che formano disegni geometrici o rappresentano animali.
Sono visibili solo da un’altitudine di circa 400 metri e per questo sono state a lungo sconosciute: la loro grandezza le rendeva infatti irriconoscibili dal terreno. Quando dagli aeroplani furono avvistati i disegni più grandi, questi furono dapprima scambiati per i resti di un’antica rete di irrigazione. Fu Paul Kosok, della Long Island University (Usa), a scoprire un disegno a forma di uccello e a catalogare da quel momento le diverse figure.
Il libro di astronomia più grande del mondo. La specialista in matematica e in geografia Maria Reiche, che dedicò più di 20 anni a investigare sulle linee, ha datato i disegni al periodo classico della cultura Nazca (500-800 d.C.), anche se la loro quantità ed estensione fanno pensare che il lavoro si sia protratto per secoli. Esistono diverse interpretazioni sul significato delle linee. La più accreditata è che si tratti, come è stato detto, del “libro di astronomia più grande del mondo”, usato per i riti collegati a un antico calendario.