I cratoni (dal greco kràtos, rigido) sono isole continentali che si sono formate da 3,8 a 1,6 miliardi di anni fa durante il consolidamento della crosta terrestre. I più antichi si chiamano archeoni, gli altri proteoni.
Rocce leggere. Sono costituiti da rocce a bassa densità (in genere graniti), che solidificando sono rimaste in superficie e occupano circa il 24% della superficie terrestre. Per la loro rigidità, non sono soggetti a corrugamenti, contrariamente agli orogeni, che sono invece le aree instabili e deformabili dove nascono le catena montuose. Nei cratoni non si verificano terremoti, non ci sono rilievi accentuati, e la quota è in media di 800 metri sul livello del mare. Sopra al cratone ci può comunque essere una copertura di sedimenti rocciosi spessa da 1 a 3 km. I cratoni si spostano sulla superficie terrestre solo a causa dei movimenti delle zolle più profonde. Si accrescono però solo lungo i margini dove si accumulano, oltre ai graniti, anche rocce vulcaniche, i basalti. Un esempio è il cratone nordamericano, che si estende per gran parte di Usa, Canada e Messico.