Al largo dell’isola di Kueishantao, vicino alla costa nordorientale di Taiwan, un drone ha ripreso un fenomeno davvero singolare. Sorvolando l’oceano in prossimità dell’isola ha fotografato decine di camini vulcanici sottomarini che danno origine a sorgenti idrotermali subacquee, ovvero spaccature della superficie terrestre (in questo caso del fondale marino) dalle quali fuoriescono acqua calda e un mix di varie sostanze, come anidride carbonica, calcio, berio, zolfo.
Attorno ai camini si concentra una nutrita popolazione di batteri che, osservata dall’alto (le immagini del drone), potrebbe essere scambiata per una serie di "nuvolette" di sabbia del fondale sollevata dalle onde.
Il video è stato realizzato da Daniel Meana insieme all’oceanografo Mario Lebrato per sponsorizzare tramite crowdfunding il loro progetto: organizzare una spedizione sulla Kueishantao per girare un documentario sugli ambienti vulcanici dell’isola e indagare sui segreti dell’origine della vita sulla Terra.
Caratteristiche straordinarie. Come spiega Lebrato, le proprietà dell’acqua che circonda l’isola sono molto rare, se non uniche. In corrispondenza dei camini, nonostante la temperatura raggiunga i 100 °C e il pH scenda da 8 (il livello che si trova generalmente negli oceani) a 3 e talvolta fino a 1 (acqua perciò estremamente acida), si trova una fiorente vita subacquea con numerosi granchi e coralli.
Vita sottomarina e storia della terra. Come è possibile che in luoghi così inospitali si sviluppi la vita? L’oceanografo spagnolo ha affermato di voler «individuare quali sono i tratti biologici che consentono agli organismi di sopravvivere in tali condizioni, dal momento che l’ambiente dell’isola di Kueishantao è il più estremo che si conosca in termini di pH, sia per gli uomini sia per gli abitanti dell'oceano». Scoprirlo significherebbe trovare nuovi elementi per spiegare l’origine della vita sulla Terra, che potrebbe essere nata proprio in siti vulcanici di questo tipo.