Gli effetti delle attività umane sul riscaldamento globale li conosciamo. In passato abbiamo risolto con guerre e pestilenze, oggi... (Riccardo Meggiato, 15 aprile 2008)
Stando al climatologo dell'Università della Virginia, William Ruddiman, il surriscaldamento terrestre ha iniziato a essere un problema già qualche migliaio di anni fa. Risolto... con la decimazione della popolazione mondiale causata via via da peste, malattie, guerre. Dobbiamo forse augurarci una qualche cruenta invasione aliena? No, è ancora presto per pensare a rimedi estremi: Ruddiman sostiene che ora abbiamo i mezzi per controllare le emissioni di CO2, che lui ritiene essere la principale responsabile del surriscaldamento. Secondo Ruddiman, la quantità di anidride carbonica nell'atmosfera ha iniziato a crescere circa 8.000 anni fa, con l'avvento dell'agricoltura, per arrivare a un aumento di ben 140 miliardi di tonnellate verso l'anno 0. Nel 1300, a causa dei milioni di morti dovuti alle epidemie "globali", il minor consumo di cibo, legno e carbone ha abbassato anche i livelli di CO2, e il clima è tornato a "rinfrescarsi". La rivoluzione industriale del '700, però, ha riproposto un problema che oggi ha assunto proporzioni drammatiche. Ma se non pensa alla peste o alla guerra, quali sono i mezzi che Ruddiman consiglia per normalizzare il più possibile il clima? I "soliti noti": minor consumo di combustibili fossili, protezione delle foreste, sviluppo e utilizzo di energia alternative come quella solare. E se lo dice (anche) lui...