Se pensiamo ai fiumi che solcano il nostro pianeta, il Rio delle Amazzoni può essere considerato, per lunghezza e portata, il re dei corsi d'acqua. Ora la sua corona si arricchisce di un nuovo gioiello: una barriera corallina lunga circa 1000 km, della quale non si era a conoscenza, è stata scoperta alla foce del fiume, nell'Atlantico, dove il Rio riversa nell'oceano circa 190 mila metri cubi d'acqua al secondo.
Un complesso ecosistema. Il reef si estende per oltre 9.300 km quadrati sul fondale marino fino al limitare della piattaforma continentale sudamericana, dall'estremità meridionale della Guyana Francese fino allo stato brasiliano di Maranhão. Nonostante le dimensioni impressionanti, non era mai stato studiato prima d'ora, anche se alcuni ricercatori brasiliani sospettavano della sua presenza da decenni. Lo studio che lo descrive è stato pubblicato ieri su Science.
imprevisto proficuo. Patricia Yager, oceanografa dell'Università della Georgia, unica americana coinvolta nello studio, doveva inizialmente studiare come il flusso del Rio delle Amazzoni influenzi la capacità dell'Atlantico di assorbire CO2. Ma per far navigare la nave di ricerca R/V Atlantis della Woods Hole Oceanographic Institution in acque brasiliane, Yager ha dovuto coinvolgere ricercatori locali nel progetto. Ha così conosciuto Rodrigo Moura, che già nel 1977 aveva osservato la presenza, in queste acque, di pesci riconducibili alla presenza di un reef nascosto sotto alla fanghiglia.
In parte al buio. Alla nave di ricerca è stata aggiunta una draga per l'esplorazione dei fondali: sotto alcune delle acque più torbide del mondo è così venuto alla luce un intero ecosistema di coralli, spugne, stelle marine, fiorito nonostante queste acque poco limpide non lascino passare molta luce solare (gran parte dei coralli vive in simbiosi con alghe fotosintetiche).
Molto variegato. Ulteriori ricerche hanno svelato che la parte meridionale del reef è investita dal pennacchio di fango del fiume solo per tre mesi all'anno; riesce quindi a compiere la fotosintesi ed è più ricca di coralli di quanto si pensi. Quella settentrionale, schermata dal sole e avvolta dal fango per oltre sei mesi all'anno, è dominata invece da spugne e organismi carnivori.
Collegamento. Il reef appena scoperto è la più settentrionale delle barriere coralline brasiliane, e si pensa costituisca una sorta di "ponte" sommerso che collega il continente ai reef caraibici. Il prossimo passo sarà crearne una mappa dettagliata.