La collaborazione tra piante e batteri è una specie di scambio reciproco di favori. Con un preciso meccanismo di controllo.
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I noduli sulle radici di una pianta di pisello sono le "fabbriche" dove i batteri fissano l'azoto atmosferico e lo cedono alle piante. |
Ora sembra invece che tra le due parti del contratto ci sia una specie di tregue armata, e che ognuno faccia di tutto per controllare l'altro.
I batteri infatti forniscono alle piante con cui sono in simbiosi composti dell'azoto come l'ammoniaca (traendola dall'azoto atmosferico, un processo che l'uomo non è in grado di replicare), mentre le leguminose danno in cambio ai batteri alcuni prodotti della fotosintesi. Utilizzando alcuni batteri mutati, un gruppo di ricercatori inglesi guidati da Emma Mary sono riusciti a capire quale sia il meccanismo di scambio.
Azoto in cambio di... Solo se le cellule delle piante forniscono loro un aminoacido particolare (il glutammato), i batteri ricambiano con i composti dell'azoto; e solo se i batteri danno loro un alto aminoacido, l'aspartato, le piante possono assimilare le sostanze azotate. Si costituisce così un sistema di controllo degli scambi, che permette alle piante e ai batteri di batteri di sopravvivere insieme anche in terreni poveri di azoto, e addirittura arricchire il terreno e renderlo più fertile per le piante che arriveranno dopo.
(Notizia aggiornata al 23 aprile 2003)