E’ un apparecchio per la misura dell’intensità del campo magnetico terrestre in un determinato punto. Sfrutta un principio fisico noto come “precessione libera dei protoni”. Qualsiasi particella carica elettricamente e in rotazione attorno al proprio asse genera un piccolo campo magnetico. Si comporta, cioè, come un microscopico ago magnetico in rotazione su se stesso. Sottoposta a un campo magnetico esterno (appunto quello terrestre), la particella tende dunque ad allineare l’asse alla direzione del campo. Ma, a causa del proprio moto di rotazione, riesce solo a “precedere” attorno a tale direzione, proprio come fa l’asse di una trottola attorno alla verticale. Poiché il moto di precessione è tanto più rapido quanto maggiore è l’intensità del campo magnetico esterno, dalla misura della frequenza di precessione si può risalire all’intensità del campo magnetico in quel punto. Questo strumento viene anche usato per stabilire, senza scavare, la presenza di reperti archeologici sotto terra. Infatti, l’argilla dei mattoni e del vasellame acquista, per effetto della cottura, una propria magnetizzazione. Così oggi, nei pressi di un oggetto sepolto, il campo magnetico terrestre risulta alterato dalla sua influenza, rispetto alla zona circostante.