Romas, 16 lug. - (AdnKronos) - Aree di gioco attrezzate, servizio di animazione e menu ad hoc. Ecco i tre criteri di scelta per una vacanza sempre più a portata di bambino. Gli italiani, infatti, preferiscono le mete kids included e per pianificare il viaggio si affidano al fai da te. A tracciare il quadro è la survey realizzata da Imaginarium, il brand spagnolo di giocattoli e soluzioni per l’infanzia, che ha interpellato i suoi soci italiani sulle loro abitudini estive.
La vacanza è da fare per il 99,3% degli intervistati, ma soprattutto la vacanza estiva degli italiani è rigorosamente da trascorrere in famiglia. Oltre il 97% del campione dichiara infatti che portare i bambini in vacanza è un piacere, un momento tanto atteso dopo un intenso anno lavorativo. Sono sufficienti 2 settimane per il 32% degli intervistati per godere di una meritata pausa. 3 settimane sono la scelta del 21% del campione.
Stabili al 18% tanto gli italiani che destineranno alle vacanze una sola settimana, quanto i più fortunati che prolungheranno il soggiorno fuori città per 4 settimane. La meta family friendly per eccellenza è il mare. Oltre il 76% del campione opterà per questo tipo di vacanza. Interessante il dato sulle vacanze itineranti, mix di città, natura e avventura: conquistano il 15% delle scelte.
Se, come prevedibile, sono tre regioni italiane di mare, quali Sardegna, Emilia Romagna, segnalata per l’alta qualità dei servizi, e Sicilia a raccogliere il 37,7% delle preferenze, rispettivamente con il 17,5% dei voti, il 9,5% e il 7,7%, è invece il Trentino-Alto Adige che, appena a seguire, tiene alta la bandiera della montagna, con il 7,1% delle scelte. Un territorio che conquista i genitori italiani per la possibilità di vivere esperienze outdoor sicure e davvero a misura di bambino.
L’Italia, con le sue coste, vette, città e laghi batte le mete estere con un 86% vs 14%. Entrando più nello specifico nell’organizzazione della vacanza con i bambini, secondo la survey Imaginarium, i genitori preferiscono organizzarsi da soli. L’84% del campione non fa affidamento a pacchetti turistici od offerte specifiche per le famiglie: si organizza tutto autonomamente.
Alcuni tool utili sono i siti e le app di recensioni per individuare strutture e ristoranti a misura di bambino, consultati da ben l’80% del campione. E i blog di viaggi? Raccolgono ancora molti consensi: il 57% degli intervistati legge abitualmente blog, con l’avvicinarsi delle vacanze, per ricevere consigli e scoprire località inedite.
Perché optare per una meta piuttosto che per un’altra? La condizione essenziale per una vacanza in famiglia è data dalla presenza di aree gioco attrezzate presso lidi o strutture, indispensabili per il 62% degli intervistati, dalla disponibilità di un servizio di animazione per i bambini (21%) e, a seguire, dalla presenza di menu bambini nei ristoranti (9%).
Per il divertimento dei bimbi sarà impensabile rinunciare ai loro giochi preferiti. Un paio di giocattoli leggeri viaggeranno, infatti, in valigia con loro nel 77% dei casi. Il resto dell’intrattenimento sarà dato essenzialmente dai libri, preferiti, per i più piccoli, agli e-book nel 65% dei casi vs 35%.
E se le vacanze dei bambini non coincidono con quelle dei genitori, si resta in città a luglio? La risposta è no nel 97% dei casi. La soluzione preferita, garanzia di affidabilità e sicurezza, sono i nonni. Una risorsa preziosissima che prolunga le vacanze dei piccoli nel 52% dei casi. Seguono i centri estivi con il 40% delle scelte e, a grande distanza, le baby sitter, chiamate in causa solo nel 5% dei casi.