Roma, 28 giu. - (AdnKronos) - Ben 714 rifiuti ogni 100 metri di costa, il 76,3% dei quali costituito da plastica. E se sembra tanto, bisogna considerare che il 70% dei rifiuti resta sui fondali marini mentre quelli che vengono in superficie rappresentano solo il 15% del totale. Insomma, ciò che vediamo non è che la punta dell'iceberg. Sono alcuni dei dati contenuti nel rapporto Beach Litter 2016, per il quale sono state monitorate 47 spiagge italiane, raccontati oggi in occasione della presentazione del rapporto Ambiente Italia 2016 di Legambiente.
Dopo la plastica (il già citato 76,3%), la tipologia di rifiuti più diffusa è rappresentata da mozziconi di sigaretta (7,9%), carta (5,5%) e metallo (3,6%). Per quanto riguarda i mozziconi, ne sono stati trovati più di 2.600, il contenuto di 132 pacchetti, più del doppio della quantità rilevata nel 2015. Il 30% dei rifiuti rientra nella tipologia 'packaging', di questi il 26% è rappresentato da imballaggi e involucri alimentari (bottigliette, contenitori, stoviglie...) e il 71% del packaging alimentare consiste di imballaggi usa e getta in plastica.
Al secondo posto troviamo i rifiuti da mancata depurazione, quasi 5mila, e poi i diffusissimi mozziconi di sigaretta. Più di 2mila i rifiuti derivanti dalla pesca. Poi ci sono delle vere 'particolarità': a Fiumicino, sulla spiaggia Coccia di Morto, il 67% dei rifiuti è costituito da cotton fioc (e qui siamo nel campo della cattiva depurazione).
Ma quanto ci costa il 'marine litter'? Secondo uno studio Commissionato dall'Unione Europea, ben 476, 8 milioni di euro l'anno, somma del costo stimato per ripulire tutte le spiagge dell'Ue (411,75 milioni d euro) e dell'impatto sul settore pesca (61,7 milioni di euro).
Preoccupazione a lungo termine: i rifiuti in mare non intercettati hanno una loro vita specifica e sono tutti piuttosto longevi, questo significa che impiegano anche diverse centinaia di anni per decomporsi. Bisognerebbe pensarci bene prima di buttare un mozzicone di sigaretta, perché per decomporsi impiega da 1 a 5 anni; certo, meno di uno shopper di plastica, che ne impiega fino a 20 o della bottiglia di plastica che nel mare rischia di rimanerci anche 450 anni.