Ecologia

Una guida illustrata per proteggere i bambini dai pesticidi

Realizzata da Fao e Ilo, 'Proteggi i bambini dai pesticidi!' aiuta gli educatori nel settore agricolo, gli ispettori del lavoro e le organizzazioni di produttori a insegnare ai contadini e alle loro famiglie come identificare e minimizzare i rischi in casa e in azienda

Roma, 13 mag. (AdnKronos) - Circa 100 milioni di ragazzi e ragazze, tra i 5 e i 17 anni, sono impiegati come lavoratori minorenni nel settore agricolo, secondo le statistiche dell'Ilo. Molti di loro, lavorando nelle aziende, sono esposti direttamente a sostanze chimiche tossiche; altri lo sono anche in casa oltre che attraverso il cibo e l'acqua. 'Proteggi i bambini dai pesticidi!' è la nuova guida illustrata realizzata da Fao e Ilo (Organizzazione Internazionale del Lavoro) che aiuta gli educatori nel settore agricolo, gli ispettori del lavoro e le organizzazioni di produttori a insegnare ai contadini e alle loro famiglie come identificare e minimizzare i rischi in casa e in azienda. E spiega come riconoscere i segni ed affrontare gli effetti di un'esposizione a sostanze tossiche.

L'esposizione può tradursi in avvelenamento e malori immediati a seguito del contatto e spesso ha anche effetti cronici di più lungo termine sulla salute e lo sviluppo dei bambini. La guida è costituita da tre moduli principali: in che modo i bambini sono esposti ai pesticidi; quali sono i rischi per la salute e perché i bambini sono particolarmente vulnerabili; cosa può esser fatto per ridurre tali rischi.

"Questo strumento è stato adottato per la prima volta in Mali, dove è oggi ampiamente utilizzato dagli educatori nel settore agricolo, nelle scuole delle zone rurali, dagli ispettori del lavoro e dalle organizzazioni di produttori", spiega Rob Vos, direttore della Divisione Protezione Sociale della Fao. "Il suo utilizzo si sta diffondendo anche in Niger e in altri Paesi africani - prosegue -. Stiamo riscontrando un interesse crescente anche da parte di altre regioni".

Ma non tutte le situazioni sono uguali. Per questo la guida, oltre ad esser disponibile in diverse lingue (inglese, francese, portoghese, spagnolo e presto anche in russo), è stata anche adattata a diversi contesti regionali, tra cui l'Europa dell'Est, il Caucaso e l'Asia Centrale, l'America Latina e i Caraibi, l'Asia Pacifica.

Ma perché i bambini sono più esposti al rischio? I bambini sono particolarmente vulnerabili all'esposizione da pesticidi per varie ragioni biologiche e comportamentali. Inspirano più aria degli adulti e quindi inalano più polveri, vapori tossici e gas spray. Rispetto al loro peso corporeo, i bambini hanno bisogno di mangiare e di bere più degli adulti e se il cibo è contaminato assimilano quindi più tossine.

La superficie esterna della pelle di un bambino per unità di massa corporea è maggiore di quella di un adulto e la loro pelle è più delicata. Tutti questi fattori possono portare a un maggiore assorbimento di sostanze chimiche e gli organi dei bambini hanno più difficoltà a disintossicarsi dai pesticidi perché non sono ancora completamente sviluppati, afferma la guida.

I bambini piccoli spesso giocano per terra, portano le cose alla bocca e sono attratti dai contenitori colorati, tutti atteggiamenti che normalmente aumentano il rischio di esposizione.

13 maggio 2015 ADNKronos
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