Roma, 16 lug. - (AdnKronos) - Con urbanizzazione e popolazione mondiale in aumento, il futuro dell’agricoltura è sempre più verticale, con il minor uso possibile di suolo e, perché no?, indoor. Si moltiplicano così le soluzioni per realizzare orti in casa, sul balcone, sui terrazzi e negli spazi urbani: obiettivo anche di "veve - vegetali in verticale", la prima start-up dedicata alla realizzazione di orti verticali aereoponici, ovvero dove le radici di verdure e ortaggi risultano sospese nell’aria e gli elementi nutritivi vengono erogati tramite nebulizzazione, con uso ridotto di acqua e energia.
Il progetto, presentato oggi presso la Lounge del ministero delle Politiche agricole all'interno di Padiglione Italia in Expo, svolge tre funzioni: garantire la sicurezza alimentare, dato che bastano un balcone, una terrazza inutilizzata o anche un angolo di una stanza per avere frutta e verdure fresche e controllate direttamente; nutrizionale, perché l’orto veve può fornire frutta e verdura necessarie a una famiglia di quattro persone; restituire valore al cibo e imparare a non sprecare.
Veve occupa poco spazio (anche solo un metro quadro per 2,30 m di altezza) e non richiede impianti idrici complessi. Basta attaccarlo alla presa elettrica e riempire il serbatoio di acqua (il sistema risparmia il 90% di acqua rispetto ad un orto tradizionale). Insomma, veve è da considerarsi come un nuovo elettrodomestico che produce zucchine, fragole, rosmarino, insalata, pomodori. Tutto biologico. Sebbene possa essere anche usato su larga scala, è pensato per cittadini e condomini, per chi vuole l’orto ma non ha spazio.