Roma, 7 gen. - (AdnKronos) - Una gestione più efficace dal punto di vista dei costi con riduzioni del 30% a politiche di salvaguardia più mirate. Sono questi in sintesi alcuni dei risultati del progetto europeo Forger per individuare nuovi metodi per monitorare la diversità genetica delle foreste. La protezione della diversità genetica è essenziale per garantire che le foreste europee dispongano della flessibilità necessaria per adattarsi alle condizioni ambientali e alle richieste della società future.
Basti pensare che le industrie che si basano sulle foreste rappresentano circa il 7 % del Pil manifatturiero dell’Ue, e forniscono quasi 3,5 milioni di posti di lavoro in oltre 400 000 aziende, la maggior parte delle quali sono piccole e medie imprese o micro imprese. Le materie prime usate dalle industrie che si basano sulle foreste forniscono una fonte di reddito a circa 16 milioni di proprietari di foreste nell’Ue.
“Il monitoraggio genetico comporta la verifica dei cambiamenti temporanei nella variazione genetica e nella struttura delle popolazioni degli alberi, allo scopo di valutare con quali risultati la diversità genetica è ben conservata nel tempo, e come essa si evolve in conseguenza del cambiamento climatico e delle pratiche di gestione,” spiega Bernd Degen, membro del team del progetto Forger e capo dell’Istituto di genetica forestale al von Thünen-Institut, in Germania, a Cordis, la piattaforma legata alla Ricerca e Sviluppo della Commissione Europea.
“Recentemente abbiamo completato il lavoro di monitoraggio sperimentale negli appezzamenti forestali selezionati, e l’analisi dei dati ci ha permesso di formulare delle raccomandazioni per un protocollo migliorato relativo al monitoraggio genetico su scala europea".
In particolare, le linee guida sviluppate offrono a chi gestisce le foreste delle riduzioni dei costi pari a circa il 30 % in confronto alle tecniche convenzionali di monitoraggio, risparmi ottenuti concentrando l’attenzione solo su due fasi, invece che tre, dello sviluppo del singolo albero (adulti, piantine e alberelli) in ogni appezzamento scelto per il monitoraggio.
Subito dopo al completamento della fase di test, il protocollo verrà ulteriormente valutato e messo a confronto con approcci alternativi nell’ambito di un nuovo progetto finanziato dall’Ue, il cui inizio è programmato nei primi mesi del 2016 (Gentree). Il progetto Forger dovrebbe concludersi nel mese di febbraio del 2016.