Qual è il peso dell'umanità, in kg, rispetto a piante, animali e ogni altra forma di vita sulla Terra? Torniamo sull'argomento citando ancora il lavoro di Ron Milo, del Weizmann Institute of Science di Israele, ha dato una risposta stimando la quantità di carbonio complessiva della biomassa presente sul nostro pianeta.
Secondo Milo e i suoi collaboratori il totale degli esseri viventi è costituito da 550 gigatonnellate di carbonio (1 gigatonnellata equivale a 1 miliardo di tonnellate). Per la maggior parte, circa 450 GT, si tratta di piante. Il resto è formato da batteri (70 GT), funghi (12 GT), organismi unicellulari (7 GT), alghe (4 GT) e animali (2 GT).
Piccolo, ma non fragile. Infine l'uomo: 0,06 GT, pari allo 0,01% del totale. Sembra nulla, ma per quanto "leggeri" il nostro impatto sul pianeta è devastante: secondo Milo, dagli albori della civiltà l'uomo ha causato la perdita dell'83% di tutti i mammiferi selvatici, dell'80% degli animali marini e del 50% delle piante.
Gli scienziati israeliani hanno estrapolato queste stime elaborando i dati di centinaia di studi e utilizzando il telerilevamento satellitare per l'analisi della vegetazione.
La verità del carbonio. Hanno scelto di utilizzare il carbonio come misura della biomassa perché, a differenza del peso (inteso come effetto della gravità su di un corpo), non è influenzato dalla componente acqua del corpo stesso. I ricercatori sottolineano che i risultati dello studio sono approssimativi, i particolare per ciò che riguarda i microrganismi, ma rendono bene l'idea di come l'uomo, pur se piccolo in termini di biomassa e giovane rispetto al pianeta, sia riuscito a modificarlo profondamente e spesso impropriamente.
Milo si augura che la ricerca aiuti le persone e i governi a prendere coscienza di come le scelte di tutti i giorni, in ambito alimentare e non solo, abbiano effetti immediati e concreti sull'ambiente in cui viviamo.