di Peppe Croce
Cina, India e Stati Uniti hanno messo i bastoni tra le ruote all'Europa, che ha deciso di chiedere l'acquisto dei crediti di carbonio anche alle compagnie aeree. E l'Ue, forse, ci ripensa...
"Se un aereo parte da Parigi e arriva a New York, a chi bisogna pagare
la tassa?"
La carbon tax non decolla -
norme europee sulle emissioni di CO2 degli aerei
Confine aereo - Il problema è semplice: i voli intercontinentali. Cinesi, indiani e ora anche americani si rifiutano di pagare le emissioni di un volo che è solo in minima parte effettuato nei cieli europei. Si contesta, poi, la volontà dell'Europa di imporre una tassa ambientale a compagnie degli altri paesi. Se, però, su un volo Roma-New York c'è una compagnia americana che non paga la tassa e una italiana che è costretta a pagarla, è evidente che la cosa non funziona. Da qui la proposta, questa volta proveniente da Bruxelles, di mettere in pausa l'ecotassa sui voli per cercare un accordo a livello globale.
Meno CO2 è possibile - Abbattere le emissioni di CO2 degli aerei, però, si può e si deve. Esistono esperienze già acquisite e confermate dal tempo e buone pratiche riconosciute. Hawaiian Air, per esempio, in pochi anni è riuscita a emettere 22 mila tonnellate di CO2 semplicemente lavando meglio i motori dei propri jet. (sp)