Dopo una lunga e famosa carriera cinematografica si è spenta la scimmia Cita, resa famosa dai film di Tarzan. Ma è veramente la stessa scimmia vista al cinema? E quanti anni aveva realmente quando è morta? Ma soprattutto, è mai davvero esistita la scimmia Cita?
“Le due biografie dedicate alla famosa scimmia si contraddicono a vicenda”
Addio Cita - Il 24 dicembre è morta la famosissima scimmia Cita, quella dei film di Tarzan che tutti noi, almeno una volta nella vita, abbiamo visto. Uno scimpanzé così famoso che, da decenni ormai, in tutto il mondo appena si vede un esemplare di questa specie viene automaticamente in mente il nome della scimmia cinematografica. Cita è morta di vecchiaia al “Cheeta Primate Sanctuary” di Palm Springs (California), dopo aver vissuto ben 80 anni. Una vita lunghissima per uno scimpanzé, un vero e proprio “guinness dei primati”, se è lecita la battuta.
Scimpanzé giallo - Tutto quello che avete letto fin qui sono le notizie diffuse subito dopo la morte di Cita. Ma la verità potrebbe essere molto diversa da come ce la raccontano: il trapasso della scimmia più famosa del mondo è un vero e proprio giallo. A quanto pare, infatti, la Cita morta a Natale non è affatto la stessa scimmia apparsa nei film di Tarzan. Come riporta l’agenzia di stampa animalista italiana Geapress, infatti, a interpretare Cita sono state più scimmie nel corso degli anni e non un solo esemplare come ci hanno fatto credere per tutto questo tempo. A ben guardare, in effetti, quella che appare nei film è sempre una scimmia giovane, che non cresce mai, sempre cucciolo. Come piace ai bambini e, soprattutto, come piace agli addestratori che sanno bene che gli scimpanzé adulti sono molto cocciuti e a volte diventano aggressivi. Quindi incompatibili con un affollato e stressante set cinematografico.
Le biografie di Cita - Ma non finisce qui perché è solo la puta di un iceberg Cita dalle dimensioni colossali. La famosa scimmia ha infatti una biografia ufficiale, pubblicata qualche anno fa, ma prima ne era stata commissionata un’altra al giornalista americano R.D. Rosen. Ma fu rifiutata perché Rosen tentò di indagare troppo nella vita di Cita facendo molte domande indiscrete. La Cita passata a miglior vita, secondo Rosen, non era neanche nata quando furono girati i film. A confermarlo sarebbe la famosa primatologa Jane Goodall che ha visitato la salma nei giorni scorsi stimando un’età di meno di 45 anni. E al mondo non c’è persona che conosca le scimmie meglio della Goodall, che è persino stata nominata Grande Ufficiale della Repubblica italiana per aver aperto una sede del suo famoso Jane Godall Institute anche nel nostro paese.
Scimmie sfruttate - Tornando a Rosen, invece, è importante il suo lavoro di indagine mai pubblicato perché ipotizza un grande giro illegale di scimmie e altri animali, strappati dall’Africa da cuccioli spesso uccidendo i genitori o addirittura l’intero branco per essere poi catapultati sui set cinematografici di Hollywood. Nel primo film della serie, “Tarzan l’uomo scimmia” interpretato dal campione di nuoto Johnny Weissmuller, compare una scimmia che in realtà si chiamerebbe “Jiggs”. Era il 1932 e, in base alla seconda biografia di Cita - quella ufficiale - la scimmietta sarebbe stata trasportata in aereo dalla Liberia. Dal paese africano agli Stati Uniti, però, i voli di linea non sono iniziati prima del 1939! Anche la prima Cita, cioè Jiggs, probabilmente proveniva dal traffico illegale di animali ed era stata procurata da un bracconiere. La stessa scimmia poi, sempre secondo la narrazione ufficiale, avrebbe recitato in almeno altri due film - “Bonzo, la scimmia sapiente” (1951) e “Il favoloso dottor Dolittle” (1967) - dove nel primo aveva circa vent’anni e nel secondo quasi quaranta. Ma in entrambe le pellicole si vede un cucciolo di scimpanzé.
Uniche certezze - In questo vorticoso giro di contraddizioni poche cose sono certe. La prima è che la Cita morta la vigilia di Natale non può essere quella dei primi film di Tarzan e che, di conseguenza, non esiste alcuna scimmia ottuagenaria da record. La seconda è che quelli del “Cheeta Primate Sanctuary” hanno raccontato per decenni mezze verità, quando non clamorose bufale, allo scopo di convogliare donazioni al centro sfruttando l’icona Cita. La terza è che ci sono stati lunghi anni in cui le scimmie per i film, di Tarzan e non solo, venivano reclutate in maniera assai poco trasparente da personaggi pronti a tutto pur di far soldi.
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