Roma, 3 giu. -(AdnKronos) - Tutta Europa l'ha inserita nella 'lista nera' delle specie invasive e in Italia ne è anche vietata la detenzione e la vendita, poiché si tratta di una specie esotica pericolosa per la salute e l'incolumità pubblica. Eppure crescono le esportazioni dagli Usa e gli abbandoni in Italia della Tartaruga azzannatrice.
"L'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura ha registrato l'uscita dall'America di 10mila esemplari di Tartaruga azzannatrice nell’anno 1999. Nel corso del 2008 - spiega William Magnone veterinario del Parco Natura Viva che ieri ha preso in consegna l'ennesima tartaruga abbandonata - erano diventati più di 558mila. E’ importante saperla riconoscere e tenere a mente che in Italia è illegale detenerla e acquistarla, per il bene della nostra salute e degli equilibri dei nostri ambienti naturali".
Eppure, la Tartaruga azzannatrice affidata ieri mattina al Parco di Bussolengo dalle guardie zoofile dell’Enpa, è già la terza in ordine di arrivo nell'arco di poco tempo, recuperata come le altre due nei pressi di un parco cittadino. "Questo esemplare trovato da un passante lungo il fiume Olona, nella provincia di Milano, sta bene - dice spiega Magnone - qui dovrà affrontare almeno 30 giorni di quarantena prima di andare a far compagnia alle altre due superstiti di precedenti abbandoni e porterà senz’altro i segni di quello che sembra essere stato un restringimento forzato del carapace avvenuto tempo fa".
L'azzannatrice supera i 40 centimetri di lunghezza ed è una Tartaruga d'acqua dal morso particolarmente rapido ed efficace. E’ un vigoroso predatore che si nutre di pesci, crostacei e anfibi, in grado di tranciare di netto il dito di un uomo.