Roma, 23 mag. (AdnKronos) - Un nuovo network per gestire in maniera congiunta sia le valutazioni sulla sicurezza alimentare che le risposte alle crisi alimentari è stato lanciato ad Istanbul dall'Organizzazione per l'Alimentazione e l'Agricoltura (Fao), dal Programma Alimentare Mondiale (Wfp) e dall'Unione Europea. Il Network Globale per l'Insicurezza Alimentare, la Riduzione del Rischio e la Risposta alle Crisi Alimentari (Global Network for Food Insecurity, Risk Reduction and Food Crises Response) aprirà la strada a un potenziamento delle risposte alle crisi alimentari a livello globale grazie a regolari rapporti congiunti, stilati in tempo reale e propositivi di risposte tempestive.
Ciò servirà a sollecitare il coordinamento tra gli stakeholder e a promuovere programmazioni e risposte congiunte alle crisi alimentari, oltre a migliorare l'esperienza acquisita nelle crisi passate e aumentare il livello di trasparenza e di disponibilità di cruciali analisi dei bisogni a livello globale.
La pubblicazione copre 70 Paesi tra quelli colpiti da una crisi alimentare nel 2015, inclusi quelli cronicamente vulnerabili al livello 2, o superiore, della Classificazione Integrata sulle Fasi della Sicurezza Alimentare (Integrated Food Security Phase Classification, Ipc). Secondo il rapporto, sono al momento 240 milioni le persone, in 70 Paesi, in una situazione di stress alimentare, incluse 80 milioni di persone che vivono una crisi alimentare (dati aggiornati a gennaio 2016), metà delle quali in Paesi colpiti dal fenomeno di El Nino.
"Raccogliere, analizzare e condividere dati significativi è vitale ai nostri sforzi collettivi per rispondere ai bisogni delle persone più svantaggiate e più vulnerabili agli shock climatici e costruire la loro resilienza", spiega la direttrice esecutiva del Wfp, Ertharin Cousin.
"Per poter essere davvero degli efficaci motori di cambiamento nella gestione delle crisi alimentari, le analisi sulla sicurezza alimentare devono essere sotto la responsabilità degli stakeholder nazionali e regionali delle aree colpite dalle crisi", sottolinea José Graziano da Silva, direttore generale della Fao.
"I bisogni di assistenza umanitaria e di sviluppo delle persone vulnerabili, a fronte di eventi estremi, stanno crescendo - osserva il Commissario europeo per la Cooperazione Internazionale e lo Sviluppo, Neven Mimica - La situazione è resa più ardua dagli shock economici, dalla fragilità, dall'instabilità, dall'insicurezza e dal cambiamento climatico. Le risorse della comunità internazionale non stanno però crescendo con lo stesso passo a causa della crisi economica globale. Al fine di mitigare questa situazione, la Commissione europea ha promesso di sostenere con 539 milioni di euro la risposta alle recenti crisi alimentari, incluse quelle relative a El Nino".