Roma, 30 dic. (AdnKronos) - 'Puntali, puliti e popolari' è la 'regola delle tre 'P'' da applicare ai mezzi pubblici per avere città libere dalle quattro ruote, tornare a respirare aria pulita e muoversi con libertà e in orario con bus, metro, tram o in bici. Questo l'obiettivo delineato dal Wwf che giudica positivamente l’approccio collegiale per l’emergenza smog promosso dal ministero dell'Ambiente.
"Una gestione unitaria dell’emergenza e misure strutturali per limitare l'inquinamento sono il presupposto indispensabile per affrontare e gestire il problema delle città inquinate", sottolinea il Wwf che riconosce al ministero, che ha riunito oggi sindaci e presidenti di Regione, "l’impulso positivo per l’omogeneità di interventi". Questo, prosegue l'associazione ambientalista in una nota, "a dimostrazione che il ruolo della gestione sostenibile dell’ambiente deve tornare a essere centrale nelle politiche del governo".
Alla luce delle soluzioni proposte e dei fondi messi a disposizione, il Wwf chiede ai sindaci di spingere ulteriormente e con maggiore convinzione sugli incentivi all’utilizzo dei mezzi pubblici da parte dei cittadini.
"Questo deve avvenire non solo nei periodi di emergenza smog - sottolineano gli ambientalisti - ma in maniera strutturale per tutto l’anno. Chiediamo di concentrare le risorse disponibili soprattutto su questo fronte, non solo rinnovando i mezzi pubblici più obsoleti e con campagne informative e incentivi ma anche predisponendo dei veri e propri piani di mobilità metropolitana che assumano il rango di opere pubbliche prioritarie".
Oltre a ciò il Wwf chiede una "strategia coordinata per gli interventi sistematici quali l’abbassamento dei limiti di velocità delle auto o piani di controllo delle caldaie con responsabilità dirette da attribuire ai gestori di condominio e/o ai proprietari".
"I cittadini - proseguono gli ambientalisti - utilizzerebbero volentieri i mezzi pubblici se meno costosi e purtroppo sono passati quasi sotto silenzio i forti rincari avvenuti in questi anni degli abbonamenti e biglietti del trasporto pubblico avvenuti in molte città". Non solo. "Il portafoglio degli italiani ormai è svuotato, e anche l’acquisto di nuove auto meno inquinanti, anche se incentivato, potrebbe avvenire solo per i redditi ancora alti. Inoltre, sostituire il parco auto private con incentivi alla rottamazione continuerebbe a non risolvere il problema di 'spazio vitale' all’interno delle città, soffocate non solo dallo smog ma anche da un numero complessivo di auto ormai insostenibile", conclude il Wwf.